Recentemente in un satsang qualcuno ci ha chiesto, “Quanto libero arbitrio abbiamo e in che modo è predeterminato dal nostro karma passato?” Questa domanda hamesso in difficoltà molte persone attraverso i secoli. Ora, nel Dvapara Yuga, la nostra linea di guru ci ha dato una nuova comprensione di come liberarci dalla schiavitù del karma.

La legge del karma afferma che per ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Grazie alle nostre passate azioni, pensieri e desideri, abbiamo creato tendenze e schemi energetici che sono diventati parte del nostro corpo astrale.

Ad esempio, se abbiamo rubato dei soldi in passato, potremo, a nostra volta, essere derubati del nostro patrimonio. Questo ciclo di azione e reazione è in grado di creare una tendenza a prendere dagli altri, più e più volte e tali modelli di comportamento si muovono con noi da una vita all’altra. Quello che abbiamo fatto in passato, però, possiamo annullarlo nel presente, sviluppando e usando abbastanza energia in modo da neutralizzare il karma.

Ecco cosa Yoganandaji consiglia per superare il nostro karma:

1) L’uso della Forza di Volontà. Il Maestro ha detto che ogni test della vita è una prova della nostra forza di volontà. Se si sta attraversando un periodo difficile, non fare passivamente spallucce pensando, “E’ solo il mio karma”, ma resisti all’energia che ti sta tirando verso il basso. Yoganandaji guardò la sua carta astrologica per determinare quali periodi avvrebbero subito le influenze più avverse. Durante quei momenti impiegò intensa energia e così fu in grado di realizzare tutto ciò che si proponeva di fare.

2) La meditazione e il Kriya Yoga. GLi schemi energetici derivanti da azioni passate assumono la forma di vritti, o vortici, che si trovano nella nostra colonna vertebrale astrale (sottile). Con la pratica del Kriya Yoga, possiamo attirare una forte corrente di energia lungo la spina dorsale, che dissolve questi vortici di energia rinchiusa. Il Maestro ha detto, “i semi del karma passato non possono germogliare se vengono arrostiti nelle fiamme divine della saggezza [profonda meditazione].”

3) Scegli di pensare a Dio. Quanta libertà di scelta abbiamo davvero? Yogananda ha detto, “Il nostro libero arbitrio esiste fino a questo punto: “penso a Dio o non penso a Dio.” Ma in questa apparentemente semplice scelta si trova il cammino verso la libertà interiore: Più ci sintonizziamo la nostra volontà individuale alla volontà di Dio, più ci liberiamo dalle nostre compulsioni karmiche.

Nel Rubaiyat di Omar Khayyam, spiegato da yogananda, il Maestro scrive:

“In ambito di karma, il karma governa supremo. Ma gli esseri umani hanno il potere hanno la facoltà di ritirarsi completamente in un altro regno, sintonizzandosi con l’infinita saggezza che sta dietro legge del karma “.

Scegliamo di essere dei guerrieri spirituali e sconfiggere i nemici del passato karma negativo. Poi la nostra anima si librerà ancora una volta nella libertà.

Con gioia in Dio

Nayaswami Devi

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